Andrea Lanfri, scalatore e atleta

ANDREA LANFRI, SCALATORE E ATLETA PARALIMPICO OSPITE DI VITA ALL’ARIA APERTA

L’atleta e scalatore sarà a CarraraFiere il 1° febbraio in occasione del convegno “Turismo accessibile”: “Voglio scalare l’Everest e continuare a credere che se vuoi, puoi.” 

          Carrara, 22 gennaio 2019

Fra i numerosi eventi collaterali previsti nell’ambito di Vita All’Aria Aperta, la manifestazione dedicata al mondo del camper e del turismo a calendario il primo weekend di febbraio, IMM-CarraraFiere organizza, venerdì 1° febbraio il convegno: “Turismo accessibile”, iniziativa moderata da Nicola Codega a cui parteciperà, fra gli altri, anche l’atleta paralimpico e alpinista Andrea Lanfri che parlerà di“Come reinventarsi la vita dopo un trauma”.

Andrea è un giovane atleta e scalatore di 32 anni che non si è arreso: sono passati solo quattro anni da quando, a causa di una meningite, ha subito l’amputazione delle gambe e di sette dita delle mani, ma ciò nonostante ha deciso di scalare l’Everest. Nel frattempo ha conquistato il vulcano Chimborazo (6.300 mt) in Ecuador, dove è rimasto dal 6 al 12 gennaio scorso a quota 4.000 metri per “acclimatarsi” in vista del nuovo traguardo.

Abbiamo parlato con lui, ecco cosa ci ha detto:

E’ un’impresa molto difficile, ma non impossibile – esordisce a proposito di quest’ultima sfida con se stesso, che affronta dopo aver conquistato tanti titoli, incluse medaglie Europee e un argento mondiale a Londra quale componente della nazionale italiana di atletica leggera paralimpica – in Ecuador siamo partiti in 18 e arrivati in 7, è un percorso molto faticoso, ma sono riuscito nel mio intento. Si trattava di un obiettivo importante, proprio in vista della preparazione alla scalata dell’Everest.”

Quando è prevista la partenza per la conquista del tetto del mondo?

In linea di massima sarà fra maggio e agosto, ma ci sono varie cose da valutare, incluso decidere quanto tempo resterò lì, cosa che dipende dal risultato della raccolta fondi dedicata a questo, che si conclude a giorni. Devo anche attendere i risultati clinici per capire come ha reagito il mio corpo alla permanenza in Ecuador, ma confido che, se sono riuscito a stare quasi “comodamente” a 6.300 metri, potrò farcela anche sopra gli 8.000…” 

Andrea, come trovi la forza per fare tutto questo?

La trovo semplicemente continuando a fare quello che mi piace da sempre, e anche di più, la montagna mi è sempre piaciuta, scalare, correre…certo, lo sport aiuta moltissimo anche come impostazione mentale, ma di base io non mi sento diverso da prima, per cui non mi pongo proprio il problema.”

Cosa ti sentiresti di dire a chi sta affrontando un cambiamento radicale di vita come è successo a te?

“Penso che purtroppo “incidenti di percorso” nella vita possono capitare a tutti, la cosa davvero importante è la convinzione di poterli superare, se si vuole, facendo leva sulla propria forza di volontà. Personalmente mi piacciono tutti gli sport, sto sperimentando e cercando ogni volta nuovi traguardi da superare, in una costante sfida con me stesso verso il raggiungimento di nuovi obiettivi, che una volta raggiunti diventano il punto di partenza per quelli successivi: quello che penso è semplicemente che se vuoi, puoi…”

Guardando al futuro, dove ti vedi fra dieci anni?

Dieci anni sono tanti – sorride – diciamo che al momento sono molto focalizzato sui prossimi due, rispetto ai quali mi sono posto due grandi obiettivi: nel 2019 la conquista dell’Everest, una sfida davvero importante e difficile; sarei il primo a raggiungere la vetta utilizzando le protesi in carbonio, se ci riesco sarà un record mondiale. Nel 2020 il mio obiettivo è partecipare alle paralimpiadi di Tokio, non dico vincere, ma già partecipare sarebbe per me il coronamento di un sogno, e come sempre ce la metterò tutta. Fra dieci spero di vedermi in vetta da qualche parte in Italia, a ricordare con soddisfazione la vittoria sull’Everest!”

Dopo lo speech di Andrea Lanfri (in programma alle ore 10:00), interverranno Amerigo Puntelli e Luigi Vignale, quest’ultimo presidente del Club Alpino Italiano, con “Montagnaterapia: che cos’è e che benefici può dare a una persona disabile”; a seguire Fabrizio Torsi, presidente dell’ l’Associazione Paraplegici Livorno con “Io non lo sapevo: cos’è e come si affronta una lesione midollare

A chiusura del convegno si terrà la premiazione del contest “Immagina il turismo accessibile” a cui hanno partecipato gli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Massa-Carrara, invitati a cimentarsi sul tema attraverso il disegno. Fra i partecipanti al convegno anche l’Associazione Paraplegici Livorno, che porterà in esposizione a Vita all’Aria Aperta “Nerissimo” il primo camper allestito con letto, cucina e WC accessibile per le sedie a rotelle.

Ricordiamo la disponibilità per tutti, camperisti inclusi, di usufruire gratuitamente degli ampi parcheggi della fiera.

Info www.vitaallariaaperta.it Orario 10- 19; Ingresso:n. 5 – Via Maestri del MarmoTicket intero €7,00; ridotto €5,00; Ingresso gratuito per ragazzi fino a 12 anni e disabili

—————-

Gabriella Monti

Uff. Comunicazione IMM / CarraraFiere

Lascia un commento